Impronte

Guardami ancora: leggi il mio mistero 
Imprimi su di me attimi rubati.
Giusto o sbagliato, entrami nelle vene,
Come veleno che guarisce.

Giunchiglie agli angoli della bocca
incorniciano una primavera fuori stagione,
mi beo di così tanta bellezza
per lei, epigona rigemma la mia.

Impronte leggere concimano deserti
laddove abbiamo condotto passi
di una danza da noi inventata
cantando muti, il sesso degli sguardi

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