Mai altro pronunci il tuo nome

Mai vorrò essere sazio del tuo tempo
crampi allo stomaco della mia attesa
quel dolore sia campana
che rintocca ogni mezzogiorno
della guerra tra consumarti
e preservarti ai miei domani.

Mai vorrò conoscere ogni tuo segreto,
se mai giungerò in fondo
al tuo ultimo vicolo
mi guarderò attorno felice
smarrito e senza fili alle spalle
che riconducano al principio.

Mai altro pronunci il tuo nome
perché io soltanto ne conosco il suono
come riverbera tra il tuo collo e l'estate
su cui adagiamo corpi dimentichi
di età e peccato, di fatica e pudore
giurando all'altro coi sensi
ciò che prima non avevamo.

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